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Savogno e gli altri borghi

Piuro non esaurisce la sua bellezza tra le frazioni abitate del fondovalle, ma comprende anche piccoli paesi collocati sui monti. Crana, Savogno e Dasìle sono luoghi di riposo e di memorie di tempi lontani. Borghi di vita lenta, i cui ritmi sono stati scanditi per secoli dalla natura e dal duro lavoro. 

Borgonuovo è il punto di partenza per raggiungere Savogno, situato a 932 metri di quota. Fino agli anni ´60 era abitato tutto l´anno da decine di persone, oggi invece pochissimi abitanti sono i custodi di questo antico borgo.
L'abitato si raggiunge percorrendo una lunga gradinata che si arrampica tra i castagni della fiancata aspra del monte. Si sale per circa 10 minuti mantenendosi sempre nel bosco, in vista del torrente. Una mulattiera devia, poi, verso est e conduce a un ampio spazio disboscato di elevata pendenza dove minuti terrazzamenti a vite e prati invasi dai rovi circondano numerose baite, in parte costruite in legno. Le tracce di un precedente utilizzo agricolo intensivo diventano sempre più evidenti risalendo l´erto pendio sopra le case. Riprendono i gradini che continuano, con tratti ripidi, fino ad affiancare, intorno ai 600 metri di quota, la spaccatura da cui precipita l´Acqua Fràggia. Con una certa fatica, ma in tempo relativamente breve, si raggiungono gli 800 metri. Qui la vegetazione cambia e, benché continui il predominio del castagno, compaiono i primi abeti, i larici, le betulle. Fino al ripiano di Savogno, questa singolarissima strada a gradini, con ripiani accuratamente acciottolati, si snoda quasi sempre all´ombra degli alberi.
La chiesa di San Bernardino, consacrata nel 1465, fu ristrutturata nel ´600. Ha semplici linee e un´unica navata. È molto panoramico il sagrato, dove c´è tra l´altro un monumento a San Luigi Guanella che fu parroco del luogo. All´interno ci sono due tele: una di Francesco Prevosti, raffigura la Madonna del Rosario tra i santi Antonio e Bernardino (1882), l´altra il Giudizio Universale. Il campanile, con cella ripartita su ciascun lato da una snella colonnina a rocchi in pietra ollare e con cupola conica, reca scolpita sull´architrave dell´ingresso la data 1485. È una delle poche torri campanarie che in Valchiavenna abbia conservato la sua struttura originaria.

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Un centinaio di metri sopra Cortinàccio, contrada di Prosto di Piuro, si trova il terrazzo di Cranna, a 568 metri sul livello del mare, dal quale sono visibili gran parte della Val Bregàglia italiana, l´abitato di Chiavenna e parte del piano. La località è interessante per la posizione panoramica su Chiavenna, per la felice esposizione al sole e per certe tipologie di architettura spontanea. La chiesa di San Giuseppe è stata costruita nel 1674 al posto di una precedente cappella a protezione dai lupi che infestavano la zona. Un secolo dopo è stata nuovamente ingrandita e ristrutturata. La chiesa, appena più in basso rispetto alla via pubblica, ha una semplice facciata con finestrella-rosone sopra il portale datato. Il piccolo campanile a due archi si eleva sulla falda destra, verso valle, e sembra sorvegliare il cimitero posto sullo strapiombo.

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