Le cascate dell'Acquafraggia
Cambiano a seconda del punto dal quale le si ammira. Dai due lati del parco, dal sentiero panoramico, dalla pista ciclabile a monte o a valle di Borgonuovo, o ancora dalla strada statale del Maloja. Ma con il doppio salto, che le rende uniche nell'Arco Alpino, le Cascate dell'Acquafraggia sono, insieme al Pizzo Badile, l'elemento più apprezzato e conosciuto della Bregaglia.
Le Cascate dell’Acqua Fraggia hanno origine dal Pizzo Lago a 3083 metri di quota, spartiacque tra il Mar del Nord e il Mediterraneo, dove nasce il torrente omonimo, che, dopo aver dato vita ad un lago nell’ampia conca sospesa formata da un antico circo glaciale, supera un dislivello di 1800 metri in circa cinque chilometri con vari balzi. Da ciò deriva il nome di origine latina aqua fracta, cioè acqua spezzata da cascate. Gli ultimi salti danno vita alla doppia cascata che potete ammirare dal parco.
La citazione di Leonardo da Vinci
Le cascate, con il loro maestoso spettacolo, impressionarono pure Leonardo da Vinci che "trovandosi a passare per Valle di Ciavenna" ne ammirò la bellezza selvaggia e le menzionò nel suo "Codice Atlantico": "Su per detto fiume (la Mera) si truova chadute di acqua di 400 braccia le quale fanno belvedere...".
Il percorso attrezzato
Il monumento naturale delle Cascate dell’Acqua Fraggia offre la possibilità di godere dell’affascinante spettacolo di questo angolo di natura ancora selvaggia nel cuore della Bregaglia italiana. Un percorso attrezzato all’interno del parco permette di conoscere da vicino l’ambiente che circonda le cascate con rigogliosa vegetazione e rocce scure, ammirando, dalle terrazze panoramiche lungo il sentiero, la vista sull’intera vallata fino alla piana di Chiavenna.