La pietra ollare
Tra le antiche attività tradizionali della Val Bregaglia italiana un posto di rilievo è occupato dall’escavazione e dalla lavorazione della pietra ollàre.
La pietra ollare è una particolare tipologia di pietra verde di Chiavenna. È piuttosto tenera, refrattaria e adatta alla lavorazione al tornio. Viene chiamata in questo modo perché era principalmente utilizzata nella produzione delle olle o laveggi, pentole da cucina, e dei furàgn, recipienti muniti di coperchio adatti alla conservazione dei cibi.
Il risultato della lavorazione della pietra ollàre sono splendidi manufatti come stufe, piastre e pentole, che garantiscono una temperatura costante e una cottura uniforme dei cibi. Un tempo si credeva che queste pentole avessero la proprietà di neutralizzare eventuali veleni durante la bollitura delle vivande.
I piuraschi erano famosi in tutto il mondo per la commercializzazione di questi prodotti. L’attività estrattiva di questa pietra è stata poi fondamentale per produrre gli elementi architettonici che caratterizzano e ornano gli edifici storici di Chiavenna. A titolo di esempio si possono citate il fonte battesimale della collegiata di San Lorenzo, un monolite di pietra ollare, sul quale è incisa la data 1156, e il nome del probabile autore, un certo “Guidon de Pluri”.